Imparare a volersi bene: recensione de “I passi della crescita. La sicurezza degli affetti e dei legami”

“I passi della crescita – La sicurezza degli affetti e dei legami” è il titolo della sesta uscita della collana “Genitori si diventa – Cavarsela con i figli 0-18” in allegato con il quotidiano nazionale La Repubblica. Il volume, scritto a quattro mani da Massimo Ammaniti, neuropsichiatra infantile e psicoanalista presso la Società Psicoanalitica Italiana e professore onorario alla Sapienza Università di Roma e da Luca Cerniglia, ricercatore di Psicologia dinamica presso l’Università Telematica Internazionale Uninettuno, affronta l’importante tematica della costruzione dei legami affettivi.

“Un viaggio nel tempo e nelle emozioni, alla scoperta dei processi di attaccamento in famiglia, nello scambio con i genitori, i fratelli e i nonni, e poi nel mondo esterno, con gli amici ed educatori” che inevitabilmente influenza la crescita del bambino fino alla sua piena affermazione nell’età adulta.

Identità e autostima sono due parole che, all’interno del testo, emergono più volte. Alcuni momenti dell’infanzia e dell’adolescenza risultano fondamentali per acquisire una propria identità e un’adeguata autostima: dapprima la famiglia, all’interno della quale il bambino inizia a relazionarsi con adulti, genitori, nonni e zii, e con coetanei come i fratelli; in secondo luogo il mondo esterno, quindi la scuola dove il bambino, distaccandosi dagli affetti famigliari, inizia a intraprendere un nuovo percorso, fatto anche dalle prime esperienze sentimentali.

Esperienze nuove, un mondo di affetti e sentimenti da riscoprire che a poco a poco portano il bambino ad allontanarsi dalla “certezze” dei legami famigliari e sperimentarne di nuovi. Tuttavia, come ha definito John Bowlby, psicologo, medico e psicoanalista britannico, i genitori rappresentano la base a cui il bambino sempre fa ritorno, “ritrovando la propria sicurezza e la continuità della propria vita”.

Il rapporto genitori-figli, così come quello bambino-mondo esterno, è un rapporto in continuo divenire: mamma e papà, con il passare degli anni, devono decifrare il linguaggio delle emozioni dei propri figli, cosa che risulta più complicata quando ancora non si è instaurata la comunicazione verbale. Successivamente si sviluppano gradualmente le capacità di mentalizzazione e quindi intervengono le caratteristiche di temperamento individuale e compito del genitore è quello di saper cogliere ogni sfumatura delle emozioni e degli stati d’animo dei figli.

A poco a poco, nel periodo adolescenziale, il momento delle “prime cotte”, l’impegno dei genitori diventa sempre più complesso: in questo momento i genitori devono rassicurare i propri figli, restando quasi dietro le quinte e confermando la loro crescente autonomia indipendenza.

Anche in questo caso non esiste un decalogo, il rapporto genitori/figli è in continuo divenire, imparando a conoscersi e a volersi bene e rispettando i propri spazi, giorno dopo giorno.

L’appuntamento è con la settima uscita dal titolo “Le famiglie allargate. Separazioni, divorzi e nuove unioni”.

Buona lettura!

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