COVID-19: AGGIORNAMENTO DALL’AUTORITÀ CENTRALE UNGHERESE

Riceviamo e pubblichiamo di seguito quanto ricevuto dall’Autorità Centrale ungherese, in relazione alla chiusura delle frontiere ungheresi e al lockdown temporaneo in Ungheria, per limitare la diffusione del Covid, dall’8 marzo al 7 aprile 2021.

“Riguardo all’emergenza causatacomunica la dott.ssa Nádai Erika dall’epidemia COVID-19 vi informo qui di seguito circa lo svolgimento dei casi di adozione internazionale.

Il governo, con il decreto governativo n. 104/2021 (III.05.) ha deciso di introdurre delle restrizioni provvisorie delle misure di difesa inerente all’emergenza a partire dall’08 marzo 2021. Il ministro ha disposto il divieto di visita presso le case famiglie e le famiglie affidatarie dall’08 marzo al 7 aprile.

Per questo motivo il sistema per la protezione dell’infanzia ungherese non può accogliere dei nuovi aspiranti all’adozione stranieri durante il periodo di emergenza, cioè dall’08 marzo al 7 aprile. Nello stesso tempo sottolineiamo che nei casi in corso, se le famiglie straniere stanno già in Ungheria insieme al bambino, facciamo tutto il possibile affinché venga realizzata l’adozione al più presto possibile, sempre nell’interesse superiore del bambino. Malgrado questo, probabilmente, gli aspiranti all’adozione devono affrontare un ritardo rispetto al passato.

Riteniamo importante ribadire che se una coppia adottiva ha già firmato il consenso, lo teniamo valido e in seguito alla conclusione dell’emergenza aspettiamo la famiglia in data prefissata.

Chiediamo la vostra comprensione e la vostra collaborazione e nel caso in cui emergesse qualsiasi domanda non esitate a rivolgervi alla nostra Autoritá Centrale”. 

“A distanza di un annoafferma la presidente Asa Onlus, dott.ssa Maria Virgillitoci ritroviamo ad affrontare una nuova chiusura delle frontiere, probabilmente con una maggiore consapevolezza e con la certezza che si tratti solo di un blocco temporaneo. Ringrazio l’Autorità Centrale ungherese che prontamente ci ha informato, rassicurando noi e soprattutto le famiglie, dimostrando ancora una volta quanto sia importante condividere un momento delicato come quello che stiamo, ancora, vivendo”.

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