Pubblichiamo di seguito la nota inviata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali in merito alla drammatica situazione che riguardi i minori presenti in Ucraina, molti dei quali ormai lontani dalla terra d’origine.
“Spettabili Enti, sulla base degli impegni assunti in occasione dei precedenti comunicati, si forniscono di seguito gli ultimi aggiornamenti con riferimento agli esiti delle azioni intraprese in favore dei minori già abbinati a famiglie italiane. Questa Commissione ha ricevuto dal Maeci, Direzione Generale italiani all’estero e le politiche migratorie, una nota verbale dell’Ambasciata d’Ucraina in Roma con la quale si forniscono informazioni sulla semplificazione della procedura a mezzo della quale i minori orfani, quelli privi di responsabilità genitoriali, collocati negli orfanotrofi o istituti simili in territorio ucraino, possono attraversare il confine per uscire dal proprio Paese.
Tale procedura, stabilita da regolamento adottato dal Gabinetto dei Ministri d’Ucraina, prevede le seguenti condizioni: il gruppo di minori che appartengano alle categorie sopra descritte, deve essere accompagnato da un tutore; il tutore dovrà essere munito di invito da parte dell’organizzazione che si impegna ad accogliere i minori che contenga i seguenti riferimenti: indicazione della sede, quantità dei minori, la loro categoria, le condizioni di soggiorno e i contatti dei responsabili della struttura italiana nella quale saranno ospitati; l’invito dovrà essere accompagnato da una lettera di sostegno della Prefettura competente per territorio; per lasciare il territorio d’Ucraina, occorrerà inoltre ottenere un’autorizzazione rilasciata dal Ministero delle Politiche Sociali d’Ucraina. Con la stessa nota verbale, l’Ambasciata d’Ucraina precisa che nessuna delle categorie dei minori che escono dall’Ucraina possono essere adottati dai cittadini stranieri senza il consenso della competente autorità ucraina e che, al momento, il Governo non prende in considerazione la possibilità di cambiare o semplificare le procedure di adozione internazionale. Resta fermo l’impegno a diramare ogni eventuale ulteriore aggiornamento”.
FONTE: La segreteria tecnica della Commissione